La vita, l'interpretazione e l'analisi della realtà non può essere esclusivamente oggetto della ragione umana. Fin dall'antichità i più grandi filosofi, oltre ad elaborare teorie più o meno astruse volte a rispondere alle domande fondamentali dell'esistenza umana , erano anche e soprattutto uomini di scienza : Talete, pur non essendo medico, affermava che siamo fatti di acqua; mentre Zenone con i suoi paradossi intuiva il calcolo inifinitesimale. Dunque l'emisfero destro e l'emisfero sinistro, la ragione calcolatrice e l'immaginazione poetica necessitano di collaborare al fine di un progresso. Le idee infatti sorgono dalla follia, dalla creatività che è insita dell'uomo ,ma per essere realizzate hanno bisogno dell'ausilio della logica . La mera ragione non può portare ad un progresso, ma essa che è alla base delle discipline scientifiche, in combinazione con le svariate discipline quali l'etica, la letteratura, l'arte danno origine a sviluppo e progresso.
Di seguito un interessante video a riguardo , tratto da un discorso di Umberto Galimberti :
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